Il controllo dello stress del vetro è un passaggio fondamentale nel processo di produzione del vetro e il metodo per applicare un trattamento termico appropriato per controllare lo stress è ben noto ai tecnici del vetro. Tuttavia, misurare accuratamente lo stress del vetro è ancora uno dei problemi più complessi che confondono la maggior parte dei produttori e dei tecnici del vetro, e la tradizionale stima empirica è diventata sempre più inadatta ai requisiti di qualità dei prodotti in vetro nella società odierna. Questo articolo presenta in dettaglio i metodi di misurazione dello stress comunemente utilizzati, sperando di essere utile e illuminante per le vetrerie:
1. Basi teoriche del rilevamento dello stress:
1.1 Luce polarizzata
È noto che la luce è un'onda elettromagnetica che vibra in direzione perpendicolare alla direzione di avanzamento, vibrando su tutte le superfici vibranti perpendicolari alla direzione di avanzamento. Se si introduce un filtro di polarizzazione che consente solo a una certa direzione di vibrazione di attraversare il percorso della luce, si può ottenere luce polarizzata, detta anche luce polarizzata, e l'apparecchiatura ottica realizzata in base alle caratteristiche ottiche è il polarizzatore (Visualizzatore di tensioni polariscopio).YYPL03 Polariscopio per la visualizzazione delle deformazioni
1.2 Birifrangenza
Il vetro è isotropo e ha lo stesso indice di rifrazione in tutte le direzioni. Se il vetro è sottoposto a sollecitazioni, le proprietà isotrope vengono distrutte, causando una variazione dell'indice di rifrazione, che nelle due direzioni principali di sollecitazione non è più lo stesso, dando origine alla birifrangenza.
1.3 Differenza del percorso ottico
Quando la luce polarizzata attraversa un vetro sollecitato di spessore t, il vettore luminoso si divide in due componenti che vibrano rispettivamente nelle direzioni x e y dello stress. Se vx e vy sono rispettivamente le velocità delle due componenti vettoriali, allora il tempo necessario per attraversare il vetro è t/vx e t/vy rispettivamente, e le due componenti non sono più sincronizzate, quindi si verifica una differenza di cammino ottico δ.
Data di pubblicazione: 31-08-2023


